Poli-Medica — Poliambulatorio a Jesolo, Caorle, San Stino

Orari : Dal Lun al Ven - 7:30 - 18:30

Costo prestazione:  € 115,00

La Reumatologia si occupa dello studio delle patologie internistiche relative all’apparato muscolo-scheletrico ed ai tessuti connettivi dell’organismo.

La Reumatologia e il ruolo del reumatologo

 

Il termine reumatismo deriva dal greco rhèuma che significa “scorrimento”,     “flusso”, e indica lo sviluppo di un processo patologico, legato al fluire di “umori patologici”.

La Reumatologia, diversamente dall’Ortopedia che è una disciplina prettamente chirurgica, è invece una branca della Medicina Interna che si occupa di tutte quelle condizioni morbose che interessano l’apparato muscolo-scheletrico ed i tessuti connettivi dell’organismo, quindi anche a carico di altri organi (ad esempio cuore, cervello, reni, polmoni, ecc). Anche se la Reumatologia è considerata un ramo della Medicina Interna, insieme agli altri rami rappresentati dalla Cardiologia, dall’Ematologia, ecc., essa in realtà anche nel nome si differenzia dalle altre branche, perché non fa riferimento ad un particolare organo o apparato (il cuore, l’apparato gastro-enterico, il sangue, ecc.) bensì ad un concetto, la malattia reumatica o reumatismo, che conserva ai nostri giorni piena validità.

Laboratorio di Reumatologia

Fino a pochi anni fa i cosiddetti “test reumatici” si limitavano a pochi accertamenti: la VES (velocità di eritrosedimentazione), la proteina C reattiva, il pro lo delle proteine plasmatiche, il TAS (titolo antistreptolisinico), il Fattore Reumatoide (RA-test, di particolari malattie. Questi test non sono stati concepiti per essere usati nei check up o per essere prescritti indiscriminatamente, ma sono essenziali per la conferma diagnostica di importanti malattie, le quali però devono essere prima sospettate in base agli elementi clinici, raccolti da persona competente.

Indagini strumentali di Reumatologia

Le moderne tecniche di imaging hanno comportato una vera rivoluzione nello studio dell’apparato locomotore, andandosi via via ad af ancare alla radiologia convenzionale. Mentre quest’ultima consente di evidenziare soprattutto le ossa, ma non è in grado di valutare i tessuti molli, quali la cartilagine, la membrana sinoviale, tendini, legamenti, né tutti gli altri tessuti molli così spesso interessati nelle affezioni reumatiche. Grazie alle nuove tecniche computerizzate, è possibile l’elaborazione delle immagini ottenute con l’impiego di diversi tipi di energia. Con l’ecogra a si utilizzano gli ultrasuoni, consentendo alla macchina di ricostruire una immagine delle differenti parti che costituiscono il segmento esplorato.

La tomogra a assiale computerizzata (la cosiddetta TAC) è una particolare applicazione dei raggi X, molto più precisa della radiologia convenzionale. Consente un esame dettagliato dei vari segmenti dell’organismo, con particolare riferimento allo studio dell’osso.

La risonanza magnetica nucleare è una so sticata metodica che elabora il segnale liberato dai tessuti posti in un potente campo magnetico. Rappresenta una metodica insostituibile per lo studio dei tessuti molli, così spesso e primariamente interessati in corso di patologia reumatica.

Strumenti che hanno permesso un approccio quantitativo allo studio della massa ossea sono i densitometri, apparecchi che hanno consentito di studiare approfonditamente malattie come l’osteoporosi.

Diagnosi precoce e trattamento mirato

Rispetto a un passato recente la conoscenza delle malattie reumatiche si è signi cativamente accresciuta e sono disponibili strumenti più validi e accurati per una diagnosi precoce e per un migliore accertamento dei danni anatomici e funzionali. È indubbio che la possibilità di diagnosticare precocemente la maggior parte delle malattie reumatiche e di riconoscere nel dettaglio le lesioni in

una fase iniziale consente all’operatore di intervenire in modo più incisivo, riuscendo in non pochi casi ad impedire la progressione della malattia.

Malattie un tempo temibili come la febbre reumatica (o reumatismo articolare acuto, la causa più frequente un tempo dei vizi valvolari cardiaci) o la gotta (che un tempo poteva portare a morte per insuf cienza renale) sono oggi perfettamente curabili e hanno perso quindi la loro aura di fatalità. Ma anche malattie impegnative come l’artrite reumatoide, il lupus o la sclerodermia hanno visto considerevolmente migliorare la loro prognosi, non solo in termini di sopravvivenza, ma anche in termini di minore disabilità e di migliore qualità della vita.

Ciò è dovuto ad un più sapiente uso dei farmaci antireumatici ed immunosoppressivi. Per quanto riguarda la terapia di fondo delle malattie immuno- mediate, è relativamente recente la disponibilità di agenti biologici (anticorpi monoclonali) o agenti di sintesi in grado di bloccare o selezionate

popolazioni di cellule in ammatorie o particolari mediatori prodotti da queste ultime (citochine). Ciò consente di controllare e modulare l’attività del sistema immunocompetente, limitando i processi autoimmuni.